ASPETTAVATE COSI' UN ALTRO GIORNO

Quei giorni d'inverno interminabili che
lasciando a malincuore il caldo del letto
dovevate affrontare nella casa fredda
aspettando, se c'era il sole, che comparisse
dal tetto della casa di fronte per scaldarvi
davanti al balcone per qualche ora:
la stufa l'accendevate cosė solo al pomeriggio
ed il fuoco insieme al ticchettio dell'orologio
serviva a tenervi anche compagnia;
una pentola borbottava bonariamente
mentre cuoceva un giorno fave
un altro fagioli, ceci, piselli o patate
che erano stati coltivati da te padre
e che venivano cucinati da te madre;
amavate stare in silenzio
col pensiero fisso a noi figli lontani
sentendovi forse un po' abbandonati
poi anche noi siamo stati da voi abbandonati
ma certamente non avevate intenzione di farlo.

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