L'OROLOGIO DI MIO PADRE

L'aveva comperato mio padre
partendo per la Germania
a fare l'emigrante
perché non sapeva se ad Haltingen
ci fossero i galli a svegliarlo
per prendere il treno
ed andare a lavorare
da allora
in quarantacinque anni
non si era mai fermato
giorno e notte
non aveva mai cessato
di battergli al polso
gareggiando col cuore
sempre preciso
non gli ha fatto perdere
neppure l'appuntamento
per la sua ultima partenza
rimanendogli ancora al polso
anche nel viaggio per l'aldilà:
chissà come si è sentito
quando ha dovuto
arrestarne i battiti
perché per la prima volta
papà non gli ha dato
più la carica!

16 luglio 2005

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