LA BEFANA



Indossa sempre stracci vecchi
e di anni ormai ne ha parecchi

con il sacco sulle spalle
una notte va di monte in valle.

I bimbi l’aspettano con speranza 
quando di Natale termina la vacanza

e la scuola riprende con preoccupazione:
per tutti è una consolazione.

Non c’è uno che indovini 
come faccia senza più camini

ad entrare a donare la sua bontà
nelle case di tanti paesi e città
.

Ma non manca mai la sorpresa 
di veder la calza appesa

gonfia di leccornie prelibate: 
torroni, caramelle, cioccolate.

 Poi, prima che Stefano si ridesti, 
con la sua scopa lesta lesta

tutta contenta s’allontana
chissà dove scappa via la befana.

06 gennaio 2008
(ma la data di composizione di questa poesia risale al 5 gennaio 1992)

HOME PAGE   FILASTROCCHE