SONO MAURIZIO COSTANZO

Non so se davvero qualcuno mi ami
che Maurizio Costanzo io mi chiami
in casa ad ogni ora mi fanno entrare
intenti sembrano starmi ad ascoltare
a notte tarda invece d'andare a dormire
sentono che novità abbia io da dire
ed alla domenica per digerire il pranzo
una dose ancora assumono di Costanzo
volenti o nolenti ognuno se la ingoia
per tenere lontana l'apatia e la noia.

Io però non mi sento affatto fortunato
mi considero invece come un condannato
fingere di stare attento altri ad ascoltare
a me di meno non ne potrebbe fregare
quanto invidio il boscaiolo od il contadino
che in campagna se ne va presto al mattino
tra il sussurro degli uccelli e della brezza
che sembrano salutarlo e fargli una carezza
invece debbo essere al centro della gravità
dello spettacolo della frivolezza della vanità.

Se un'altra volta per caso dovessi nascere
un gregge di pecore vorrei andare a pascere
dalla mattina alla sera starle ad ammirare
mentre insieme stanno a belare e brucare
oppure vorrei essere una solitaria cometa
per vagare nell'universo senza una meta
ignorata da tutti nell'infinito spazio siderale
riposandomi solo un po' ad ogni era glaciale
insomma non più il Sole al massimo Nettuno
vorrei essere là lontano visto solo da qualcuno.

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