VECCHIETTI DELLA MIA STRADA

Cari vecchietti della mia strada
anzi di tutta intera la contrada
vi ricordo ciascuno ad uno ad uno
anche se di voi non c'è più nessuno.

Col caldo dell'estate ogni giorno
sull'uscio di casa vi vedevo intorno
ed ogni persona che davanti vi passava
che fosse buono sempre vi augurava.

Eravate tutti ordinati e composti
come scolari seduti ai vostri posti
sopra una sedia od una panchina
in strada presto fin dalla mattina.

Spesso qualche compito voi eseguivate
guadagnandovi ancora le vostre giornate
io m'incantavo a vedervi costruire le ceste
dove mia madre metteva i dolci delle feste.

Confesso però che da piccolo vi invidiavo
perché mentre a scuola ogni giorno io andavo
voi come più vi piaceva vi potevate trastullare
giocare a carte oppure mettervi a passeggiare.

Mi piaceva vedervi passare in compagnia
coi vostri bastoni conversare in allegria
la vostra meta forse era il ponte lontano
sareste arrivati pur andandoci piano.

Poi chissà perché non vi ho visti più passare
forse da quel ponte non siete voluti ritornare
o forse vi siete spinti oltre ancora più lontano
dove ora fate il girotondo tenendovi per mano.

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