ANDRA' TUTTO BENE UN CAZZO

"e io speriamo che me la cavo"

 

Brave Giorgia e Rebecca, avete dipinto un bel manifesto per illustrare lo slogan "andrà tutto bene": chissà come saranno compiaciuti ed orgogliosi di voi mamma e papà. Lo avete appeso al balcone? Lo avranno visto allora in tanti ed ora l'ho visto anch'io in internet: è veramente bello!

Solo che però, purtroppo, non sta andando tutto bene, sta andando bene un cazzo (perdonatemi la parolaccia).

"Purtroppo" non lo dico solo io, lo sta dicendo soprattutto da un sacco di giorni Angelo Borrelli, capo del dipartimento della protezione civile, quando comunica in conferenza stampa il numero dei deceduti per il coronavirus, sempre altissimo.

Il popolo italiano è troppo ottimistico e facile all'illusione, soprattutto è un immenso gregge al quale, se uno dà il "LA", o meglio il "BE", con un flash mob, lo segue in coro ed in massa, trasformando un prologo di tragedia in un motivo di festa. 

Così si canta l'inno nazionale per scongiurare od impaurire il coronavirus: noi non riusciamo a sentirlo, ma chissà quante risate si sarà fatto!

Il coronavirus farà una strage sulla Terra e non pochi dei sopravvissuti moriranno lo stesso di miseria e fame.

Ed ammesso che si riesca ad inventare il vaccino contro il covid-19, arriverà poi il covid-20, il covid-21 e così all'infinito.

Col coronavirus il male è sceso sulla Terra, un male contro il quale non ci sono armi, o sono molto spuntate, che ci accompagnerà chissà per mesi, anni e decenni, e ci farà vivere nella paura e nell'angoscia.

Io, che vado per i sessantanove anni, "speriamo che me la cavo".

 

 

03 aprile 2020

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