CHATTANDO CHATTANDO

(ATTENZIONE!: per il contenuto di questa pagina, evita di leggerla se non sei adulto)


    Chi usa il computer ed internet prima o poi non può non farsi prendere dalla curiosità di entrare in qualche chat: sovrabbondano e ti invitano a farlo in continuazione da ogni portale.
    Io normalmente chatto mentre faccio qualche partita a scacchi on line con lo sconosciuto scacchista e, accedendo a stanze internazionali di Yahoo, ho a che fare normalmente e prevalentemente con giocatori americani; ma incontro anche gente di tutti i continenti, la più disparata. Ovviamente la lingua con cui comunico è l'inglese, vedendomi costretto a fare appello alle reminiscenze scolastiche per scambiare qualche parola.
    Quando ho a che fare con giocatori americani, l'esordio della conversazione è costituito puntualmente dal TLA ( three letter acronym) "ASL". 
    All'inizio tale acronimo mi era sconosciuto, rimanendo alquanto perplesso sul fatto che esso (in Italia indicante l'Azienda Sanitaria Locale) venisse usato anche in America, ed allora, chiedendo al player "What's means ASL?" (a beneficio di chi non conoscesse l'inglese: "cosa significa ASL?"), egli rispondeva spiegandomi che "ASL means Age, Sex, Location", ovverosia mi chiedeva la mia età, se fossi maschio o femmina, e la località da cui giocavo.
    Dare la risposta non mi era difficile, perché potevo pescare agevolmente da quel sia pur scarno repertorio scolastico non ancora cancellato dalla memoria, ed allora: "I'm 53 years old, man, from Italy". E lui "Nice" e poi, " very beautiful, wanderfull Italy" ed aggiungeva ancora "I know Rome, Florence, Venice, Naples ..." suscitandomi un po' d'invidia, giacché conosceva le città italiane più lui di me. Ma poi gli scrivevo "Cool", così capiva che doveva smettere di continuare a fare domande e limitarsi a giocare e basta.

    Non nego però che ad un certo punto ha preso anche me la curiosità di provare ad entrare nelle chat vere e proprie, per esplorarne ciò che vi ruota intorno, l'atmosfera, per saggiarne i contenuti, infine, perché no, anche per divertirmi un po'.
    Ho visto che mio figlio non ha indugiato a cimentarvisi su Atlantide, dotandosi subito di tutto l'occorrente: oltre a nickname e password per iscriversi, anche di webcam e mic. Povera tastiera quando chattava! Era un massacro quanto la mitragliasse! Ed i danni si sono visti subito: dai tasti sono scomparsi tutti i segni delle lettere, sicché scriverci era come ritornare a fare gli esercizi di dattilografia, quando bisognava battere alla cieca per imparare a memoria la tastiera.
    Chattare però non procurava solo danni, ma anche qualche beneficio, per lui ovviamente, perché, non di rado, alla chattata seguiva la "cuccata". Frutto della chattata è stata anche la conoscenza della Francesca, con cui è stato insieme forse due anni, ed era un'ospite graditissima in casa, sicché quanto mi è dispiaciuto, forse più che a mio figlio, quando non l'ho vista venire più.
    Comunque, anch'io di tanto in tanto faccio dei blitz in chat, riuscendo ad imitare anche mio figlio, atteso che dopo la chattata anche a me segue talvolta la "cuccata", però solo nel senso della parola usata nel dialetto di Banzi, dove dire me ne vado a "cuccare" significa andarsene a letto a dormire, cioè a coricare. 
    Allora io me ne vado a "cuccare" con mia moglie, che però quando vado a letto dorme già e, per quanto cerchi di infilarmi dentro cautamente, tentando di imitare la mia gatta quando, poverina, aveva bisogno di venirsi a riscaldare durante le gelide notti d'inverno, lei puntualmente si sveglia, ed ovviamente s'incazza perché l'ho svegliata: per fortuna non mi caccia via, come io facevo con la gatta!
    Se l'esito delle mie chattate è solo quello di far arrabbiare mia moglie quando vado a "cuccarmi", tuttavia attraverso esse sono riuscito a fare anche delle scoperte incredibili.
    Io uso messenger di Yahoo, che consente l'accesso a dieci categorie di stanze, ma vedo che la categoria che calamita i chatters è "sesso e relazioni" ed in particolare la sottocategoria  "per adulti", dove vi sono tante stanze create dagli utenti medesimi, e qui si legge e vede di tutto di più.
     Mi sono inventato anch'io qualche nickname, non nascondendo di essermi simulato anche una donna. Quando entravo a chattare con nickname femminili era un assalto generale. Quelli di maggior richiamo sono stati "antonella_di_dietro", mimato su Antonio Di Pietro, ed accompagnato dal motto "meglio Antonella di dietro, che Di Pietro davanti", alludendo alla sua attività di pubblico ministero: ovviamente erano tutti d'accordo con me ed entusiasti di preferire antonella_di_dietro, piuttosto che Di Pietro davanti.
    Altro nickname di successo è stato linda_suchmell: la prima domanda che mi facevano era: "bolognese?" Ma non ha scherzato nemmeno "luna_prena", constatando che l'idea di fare sesso con una donna incinta eccita tantissimo.

    Vengo adesso alle scoperte fatte tramite le conversazioni avute, alcune delle quali hanno dell'incredibile.
    Già vedendo i referrals al mio sito (ossia le parole inserite nei motori di ricerca la cui combinazione, talvolta solo casuale, conduce al mio sito) uno che si ripete ossessivamente è "sesso con suocera", o le varianti "genero scopa suocera", "suocera scopa genero", ma chattando ho scoperto molto di più.
    Un fenomeno molto diffuso è quello dei mariti cuckold, ossia di mariti che provano piacere ad assistere mentre la propria moglie, lui consenziente, fa sesso con un altro uomo, limitandosi a guardare oppure a collaborare a fare ciò che l'altro uomo, detto bull, gli chiede, godendo il marito tanto di più se viene anche insultato ed umiliato.
    Ci sono poi perversioni di diversa natura e rapporti incestuosi disparati.
    Un ragazzo scriveva sul diario che gli sarebbe piaciuto assistere ad un amplesso di sua madre con un uomo, estraneo non suo padre, che facesse sesso con lei in modo anche brutale e soprattutto che infliggesse delle umiliazioni a lui: la madre lo ha accontentato, scegliendosi uno stallone adeguato.
    Lo stesso tipo, un bisex, che ha soddisfatto madre e figlio, ha esaudito anche i desideri perversi di un padre ed un figlio: la combinazione qui era che il padre doveva avere un rapporto anale attivo con il terzo, mentre contestualmente il figlio doveva servire questi con un rapporto orale passivo.
    E poi i vari rapporti incestuosi: fra cugini, zio-zia/nipote, fratelli e sorelle, suoceri/nuore, padre/madre con figlio/figlia.
    Di recente ne ho conosciuta una che ha confessato di incestare due-tre volte alla settimana col suocero, facendo invece finta di godere quando fa all'amore col marito.
    Ma una conoscenza stupefacente è stata di un tizio di una città capoluogo di provincia lombarda, di 36 anni, che ha regolari rapporti sessuali con sua madre di 59 anni. Se già ciò è motivo di stupore, il resto che mi ha raccontato e documentato con foto autentiche è sconvolgente, stronca il respiro. 
    Egli infatti fa fare sesso con sua madre anche a diversi suoi amici. E non finisce ancora qua: se la porta insieme in un club privé insieme ai suoi amici, mettendola a disposizione di chi ne abbia voglia, in modo che le "prestazioni di servizio" della madre consentano a lui ed ai suoi amici di fare ingresso gratis nel locale. E sua madre asseconda il figlio in tutto e per tutto, praticamente costretta ad avere rapporti sessuali con chiunque ne abbia voglia e come loro piace. Ma ecco, testualmente, quasi tutto quello che durante la conversazione mi ha raccontato:

"HO RAPPORTI CON MIA MADRE E LO FACCIAMO ANKE CON DEGLI AMICI. E' BELLISSIMO. A ME PIACE TANTISSIMO. LA NOSTRA ETA' E' IO 36 ANNI, MAMMA 59, MENTRE GLI AMICI 26, 43, 38. LA MONTIAMO TUTTI INSIEME IN UN CLUB PRIVATO, MA  PIU' KE ALTRO MI PIACE MOLTO VEDERLA KE LA MONTANO, IO LA MONTO A CASA PIU KE ALTRO. MA MI PIACE DI PIU' MONTARLA AL CLUB PERKE' LI' LE FACCIAMO FARE QUELLO KE A CASA NON VUOLE FARE. AL CLUB MI PIACE VEDERLA SOTTOMESSA. LI' NON PUO' FARE STORIE E DEVE INGOIARE O PRENDERLO NEL CULO PER FORZA . LA MONTANO A VOLTE ANKE IN TRE, DIPENDE DA KI INVITIAMO. A LEI NON PIACE PRENDERLO NEL CULO E NEMMENO INGOIARE. MA AL CLUB CI HANNO INSEGNATO COME FARLA BERE. IN UN CLUB TROVI PERSONE ESPERTE NELLE PIU DISPARATE COSE: SADO MASO INGOI SCMBI ECC.. LE PRIME VOLTE E' IMBARAZZANTE ANDARE AD UN CLUB, POI E' PIACEVOLE. AL CLUB CI ANDIAMO UN PAIO DI VOLTE AL MESE CIRCA. L'ULTIMA VOLTA E ' STATA LA SETTIMANA SCORSA. AL CLUB SI DIVERTE ANCHE MIA MAMMA ECCETTO KE NEL CULO O NEGLI INGOI. NELLA FIGA GODE MOLTO, MA LA MONTANO PIU' NEL CULO. VEDESSI COME LA METTONO, NEL CULO E' UNA ODISSEA PERKE' LEI NON VORREBBE PERKE' LA METTONO DI FORZA APPOGGIATA A UN TAVOLO, DI SOLITO LA TENGONO FERMA, LA FANNO PIEGARE IN AVANTI, IN DUE LE TENGONO LE BRACCIA TESE, APPOGGIATA AL TAVOLO, POI LE LEGANO CON DEL NASTRO LE CAVIGLIE ALLE GAMBE DEL TAVOLO CON LE GAMBE DIVARICATE E LI' COMINCIANO A INCULARLA. IL MASSIMO E' STATO IN 5 PER TRE ORE FILATE. GRIDA TANTISSIMO E SI LAMENTA, PERO' DA VEDERE E' BELLISSIMO. E' LA VERTA' GIURO. DEVI SAPERE KE MOLTI PRENDONO DEL VIAGRA O CIALIS E NON LI FERMI QUANDO SONO ECCITATI AL MASSIMO, VENGONO PIU' VOLTE, SI DANNO IL CAMBIO. LA SBORRA LE VA NEL CULO O ANKE NELLA BOCCA SE DECIDONO DI FARLA INGOIARE. SE DECIDONO DI FARLA INGOIARE, LA METTONO STESA DI SKIENA SUL TAVOLO CON LA TESTA ALL'INDIETRO, UNO LA TIENE FERMA, UN'ALTRO LE PREME LE MANDIBOLE PER FARLE TENERE APERTA LA BOCCA. LE VENIAMO DENTRO IN BOCCA E POI LE RIKIUDIAMO LA BOCCA E ANKE IL NASO FINKE NON MANDA GIU. PER NON FARLA STROZZARE LE SI APRE UN PO IL NASO A SCATTI, TOSSISCE MOLTO MA INGOIA, VEDESSI COME SCALCIA. VEDERLA E' TROPPO FIGO. A VOLTE MENTRE  INGOIA LA MONTIAMO PURE, SENTISSI COME STRINGE LA FIGA OD IL CULO MENTRE FA I COLPI DI TOSSE. A VOLTE ABBIAMO OSPITI TRE PERSONE KE VENGONO APPOSTA DA MILANO SOLO PER FARLE IL CULO E FARLA INGOIARE. QUANDO CI SONO LORO PER LEI E' UN DRAMMA. PENSA KE CI SONO ANKE DEGLI INSERVIENTI KE LI AIUTANO A TENERLA FERMA PERKE' VANNO GIU PESANTE, SONO DOTATI PAREKKIO SUI 25 CM MA SONO GROSSI E INOLTRE SONO PIUTTOSTO RUDI. IL PIU ANZIANO HA 56 ANNI, E' UNA BESTIA, QUANDO C'E L'HA LUI SOTTOMANO LA FA URLARE  PERKE' LE SPACCA IL CULO E LA STRAPAZZA FORTISSIMO. A VOLTE LA SLEGA PERKE A LUI PIACE TENERLA DI FORZA DA SOLO, TI GIURO VEDESSI KE ROBA. QUANDO LA MONTA LUI GLI FANNO SEMPRE UN FILMINO; PESA 135 KG ED E' ALTO 1.90. PENSA KE L'ULTIMA VOLTA KE L'HA MONTATA IL BESTIONE SI E' FATTA LA PIPI ADDOSSO DALLA PAURA PERKE' KOME TI DICEVO NON VA PER IL SOTTILE. LA LUBRIFICANO SOLO CON LO SPERMA E LA PENETRAZIONE E' MOLTO DOLOROSA PERKE' MIA MAMMA SOFFRE ANKE DI EMORROIDI".

    Ma a parte questi eccessi, probabilmente anche quella mamma ha la sua parte di piacere, e certamente comunque il figlio, che, con disinvoltura e naturalezza, prima se la gode a fare sesso con lei, poi se la gode anche a vedere come gli altri si godano sua madre. E chi ci guadagna è il club privé, che chissà quanto farà pagare per esempio a quel tizio di Milano che va a scaricare tutta la sua libidine in siffatta maniera. 
    I club privé del resto sorgono come funghi e tanti vi affluiscono, fra questi non pochi quelli che discretamente portano le proprie mogli per vederle montate da qualche bull - come riferitomi da un mio conoscente, palestrato, che ne era abituale frequentatore - qualcuno, come visto sopra addirittura anche la madre: probabilmente per loro è diventato un vizio, oppure l'appagamento del desiderio di sentirsi appartenere ad un'elite, che deve andare a tutti i costi oltre il normale, oltre l'ordinario, osando qualcosa di particolare, proibito alla gente comune, alla quale tuttavia io preferisco appartenere.
    In chat ho recitato una volta anch'io la parte del padre incestuoso con un tizio di Bari, di 46 anni, fingendo di fare da lungo tempo sesso con mia figlia ora di 17 anni: si è immedesimato tantissimo nel mio ruolo. Allora mi sono spinto con lui  ancora oltre con la fantasia, chiedendogli se gli sarebbe piaciuto fare in un certo senso le mie veci, in analogia con quello che succede tra mariti cuckold e bull, a condizione però che fosse un superdotato.
    Mi ha dichiarato di esserlo, tirandomi dietro immediatamente foto eloquenti a dimostrarlo, pronto a prendere subito l'aereo per venire a Milano, di dove avevo fatto finta di essere. Ovviamente mi sono astenuto dal dirgli che poteva agevolmente, attraverso un link inserito nel mio sito, consultare i voli disponibili. 
    Chissà come ci è rimasto e quanto avrà atteso vedendo che non mi sono fatto più vivo per farle vedere, come promesso, mia figlia in cam, mentre a sua volta avrebbe fatto esibizioni, per farle prendere già confidenza con la misura esagerata del suo pene.
    Poi mi sono imbattuto in un tizio che offriva alle donne vacanze gratis all'isola d'Elba, ospitandole in una stanza della sua casa: la condizione era solo che facessero prestazioni sessuali un paio di volte alla settimana con lui. "Prenoto per mia moglie", gli ho detto, consentendo anche a me di alloggiare: naturalmente aspetterà all'infinito la mia telefonata di conferma.
    Di recente tra le stanze private ne ho vista una dal nome "Basilicataaaaaaaaaaaa" (le "a" erano davvero tante, come se il creatore della stanza, ultimo lupo sopravvissuto in Lucania, emettesse una specie di ululato): in quella stanza c'era davvero solo un lupo solitario.
    A quel punto ho sentito un altro richiamo, quello del letto, ed ha cominciato a prendermi l'angustia se fossi riuscito o meno a non far svegliare mia moglie. Ma prima di quel cimento, a conclusione della pausa di evasione, digressione e trasgressione virtuale, sono ritornato nei miei panni e nello spirito che dentro quei panni vive, ed allora non ho potuto non concludere la giornata in poesia, perché altrimenti ...

CHE GIORNO SAREBBE

Che giorno sarebbe
se non dovesse levarsi
il sole alto nel cielo;

che giorno sarebbe
se il mare non dovesse
rifrangere a riva le onde;

che giorno sarebbe
se in primavera nel prato
non spuntassero le margherite;

che giorno sarebbe stato
quello di quel lontano aprile
se non avessi incontrato te;

che giorno sarebbe
se il vento i tuoi capelli
non avesse da scarmigliare;

che giorno sarebbe
se il tuo volto, le tue mani
non avessi da accarezzare;

che giorno sarebbe
se il tuo sguardo
non avessi da contemplare;

che giorno sarebbe
se almeno una poesia
non ti dovessi dedicare.

23  giugno 2005

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