E DOPO ARISTEO GIUNSERO A BANZI I FOODIES
per partecipare ad un festival che surclassò quello canoro di Sanremo

     

L'altro giorno Google mi ha sbattuto in prima lista sullo smartphone la notizia dell'assegnazione del titolo di "Città Italiana del Vino 2026"  alla coalizione di quattordici comuni del Vulture.

Ne leggo i nomi e, ohi ohi, tra essi figurano i contermini comuni di Acerenza, Forenza, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, ma non Banzi: come mai?

Sicuramente, penso, ciò non sarebbe accaduto, se a ricoprire la carica di sindaco del mio paese natale fosse stato ancora Nicola Vertone: la sua autorevolezza lo avrebbe impedito.

Mi viene allora in mente di mandargli un'email per manifestargli il mio stupore al riguardo.

Ma avverto una certa titubanza, temendo potesse non gradirla granché, per il possibile effetto di turbargli la tranquillità da Cincinnato, dopo lo stress patito per tutte le guerre che ha dovuto combattere quale primo cittadino per ben tre lustri.

La titubanza, per fortuna, si risolve da sola, perché la ricerca dell'indirizzo internet si rivela vana.

Solo che, nel momento in cui decido di desistere, m'imbatto in un video della TRM, alla quale Nicola Vertone  rilascia un'intervista riguardante l'evento "Foodies, Festival della Ruralità", tenutosi poi a Banzi nel luglio di quest'anno (2025).

"Presidente, presidente, presidente", lo interpellava la conduttrice.

Di cosa, mi chiedo. 

Scopro del GAL LUCUS.

Ah, esclamo, avevo congetturato male nella precedente mia titubanza: Nicola non si è ritirato (come fece Cincinnato nel quinto secolo a. c.) a coltivare la terra, dopo il lungo servigio reso al suo (e una volta anche mio) paese, è transitato invece da una poltrona ad un'altra.

Ed io ho potuto ascoltare così, dopo l'intervista sulle "Terre di Aristeo", ora questa sul "Festival della Ruralità", pensando: se Aristeo, forse, non è riuscito ancora ad imprimere una svolta alla sorte di Banzi, i "Foodies" avranno probabilmente successo.

E potranno arrestare finalmente il vertiginoso declino demografico al quale è condannato il mio paese natale (da 2531 abitanti nel 1951 [in cui nacqui io]  scesi di recente a 1141, ovverosia meno della metà): da un'intervista all'altra Banzi ha perso la cospicua cifra di 181 abitanti, ovverosia il 13,70 per cento.

Praticamente, sarebbero sufficienti alcune altre interviste ancora a Nicola Vertone, che a Banzi rimarrebbe solo il vento.

Comunque, per il bene che voglio ancora al mio paese natale, io auspico che il festival della ruralità imprima finalmente un'inversione di rotta. 

E, se ciò non accadrà, potrò almeno lenire la delusione con la visione delle belle immagini, fotografiche e di video, di Nicola, postate qua e là su internet, ammirarne le sue performance (questa qua ad esempio la evidenzia molto bene... cum stai bun' u' b'n'dic'!).

L'ammirazione diventa poi sbalorditiva quando lo vedo addirittura a fianco del vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto.

Devo complimentarmi con te allora Nicola per la carriera strepitosa che hai fatto da quando, nell'agosto 1984, ti ripresi con la mia telecamera super 8 mentre scarriolavi tra le catacombe a piano di spine: un cimelio di filmino che stranamente non mi hai ancora chiesto, per poterti ammirare quando avevi appena 25 anni.

Ti sei limitato solo ad acquistare in incognito (suppongo non possa essere stato che te) il libro pot-pourri "Il sindaco re magio", che raccoglie le diverse pagine dedicateti sul mio sito web nel corso della tripla carica di primo cittadino di Banzi da te rivestita.

Te ne sono comunque grato, perché mi hai fatto guadagnare la bellezza di alcune decine di cent.

Caso mai aggiungo anche questa pagina al libro, non si sa mai che tu ne venga a conoscenza e decida di comperarne un'altra copia aggiornata, facendo lievitare considerevolmente il mio guadagno.

A proposito di libri, avevo inviato due lettere ad altrettante eminenze di Banzi per chiedere se dalla biblioteca comunale potessero essere acquisite una copia per ciascuno dei miei libri pubblicati su Amazon.

Non sono stato degnato di alcuna risposta, come documentato in "Caro amico ti scrivo".

A Banzi si sono spesi migliaia di euro per sponsorizzare la pubblicazione di qualche libro, se invece non c'è di mezzo qualche personaggetto ruspante nell'aia politica, che ne possa menar vanto, si rifiuta di spenderne anche solo qualche decina, non solo, di prendere addirittura i libri gratis.

Fa parte delle eccellenze delle "Terre di Aristeo", che nelle sue interviste va ad esaltare per il mondo il presidente del Gal Lucus, fu mio amico Nicola Vertone, nell'attesa di essere intervistato ancora come deputato, senatore, ministro (si candiderà a succedere a Lollobrigida in considerazione dell'affinità di pensiero filosofico sul cibo): non porrà mica limiti alla sua ambizione!

Google, perché mi hai indotto ancora a ritornare col pensiero a Banzi?

"Ma dai, non ho inteso farti un dispetto: ho voluto solo intrattenerti un po' in questa piovosa mattina domenicale, facendoti anche testare lo stato di funzionamento delle tue sinapsi".

Avrà avuto esito positivo il test?

Ai posteri l'ardua sentenza.

Io mi limito, invece, solo a chinar la fronte al Massimo Fattor che volle in lui (NdR nel mio amico Nicola Vertone) del creator suo spirto più vasta orma stampar.

 

16 novembre 2025