E'   N A T A   S O P H I E
a Praga oggi 9 ottobre 2010
F E L I C I T A' ! ! ! ! !

Quando nella mia vita mi è capitato di avvertire dei desideri profondi, essi si sono puntualmente realizzati. Ciò è accaduto anche per quello che irruppe nel mio animo a fine anno 2009. Il presagio lo ebbi già a conclusione  di "Druogno piccolo paese grande storia ... d'amore", laddove la storia d'amore alla fine abbandonava Lord Charles Powell e Carla Bonardi e virava sui nuovi protagonisti Lorenzo e Margareta: ricordate che a Margareta avevo manifestato il piacere di conferirle la cittadinanza onoraria della famiglia Carcuro e che lei l'aveva accettata con entusiasmo?

Sentivo evidentemente dentro me che, scatenate da chissà quale luogo dell'universo, si erano messe in moto quelle misteriose energie dell'amore, che ignorano ogni ostacolo che possa frapporsi alla generazione di nuova vita.

Quando ci salutammo, regalai a Margareta i miei due libri di poesie. Nella dedica che le feci sul libretto "Sulle spalle di papà", le scrissi di avvertire già l'ispirazione per un altro dal titolo "Sulle spalle del nonno". Poi, opportunamente adattata e personalizzata per lei, le misi dentro un foglio contenente la seguente commovente poesia

MATERNITA'

Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,
nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?

Rabindranath Tagore

Margareta assunse l'impegno di imparare l'italiano per poter apprezzare bene le mie poesie. Intanto, però, le è sembrato cosa assai più agevole offrirmi l'ispirazione per scriverne di nuove, ciò che accadde già il 23 marzo 2010, con "Nipotina che verrai". Essa concludeva con questi versi "verrò fuori quando il sole indora/la vigna rosseggia e trascolora/mi affaccerò allora a questo mondo/per venire a fare girotondo/dalla notte uscirò di buon'ora/quando in cielo inizia l'aurora/i galli canteranno in coro chicchirichì/per annunciare l'arrivo di me Sophie".

Ebbene, le cose sono andate proprio così: alla notte verso le quattro, Lorenzo accompagna Margareta in ospedale; fatto giorno, viene alla luce la nipotina Sophie.

A questo punto però non posso non precisare che io del lieto evento posso vantarmi di averne avuto solo la chiaroveggenza, la causa di esso sta tutta e solo nell'avventura d'amore fra Margareta e Lorenzo.

Dopo essere andato a Praga sempre in  aereo, giovedì 7 ottobre, verso le 20,30, per la prima volta, Lorenzo ci è andato in automobile. Ad accompagnarlo nel viaggio notturno c'era sua mamma, che ogni tanto mi informava con dei messaggi sull'andamento.

Alle ore 22,40 mi arrivava il primo: "Tutto ok amore, abbiamo fatto 200 km, stiamo andando tranquilli. Baciiiii...."

Alle 00,17 arrivava il secondo: "Abbiamo superato la Svizzera, l'Austria, siamo sull'autostrada tedesca. Bacio della buona notte. Squillo se ricevi messaggio".

Rimango sveglio fino alle tre di notte, poi, dovendo lavorare l'indomani, tortocollo mi costringo ad andare a letto.

Che sollievo essere svegliato alle 06,51dallo squillo del messaggio inviatomi da Lorenzo! "Io e la mamma ci siamo già sorbiti la nostra razione di bava di Pupi... ne vuoi un po' anche te?".

La giornata è lunga, ma infine arriva la sera ed il momento di Skype, che riunisce a distanza tutti, anche mia suocera che riesce a conversare - accostando l'apparecchio telefonico al microfono - con sua figlia a Praga, e Pupi, che lo chiamo col microfono e lui scodinzola guardandosi intorno per capire dove fossi nascosto.

Ma, chiusa così felicemente la giornata di venerdì, comincia presto anche quella di sabato.

Alle 07,29 Teresa mi invia già un messaggio: "Stamattina alle 4 Lorenzo ha portato Margareta in ospedale. Non sono ancora tornati. Ti faccio sapere. Magari è un falso allarme. Ciao."

Rimango in ansia per qualche ora, Poi, attraverso un messaggio, decido di chiedere le novità a Lorenzo.

Alle 12,20, esse mi vengono partecipate: "Le novità sono che Sophie mi ha dato il tempo di venire a Praga e poi ha chiesto permesso e con garbo si è affacciata alla vita. Congratulazioni nonno!"

Quel messaggio costituiva per me solo una conferma, perché io avevo previsto tutto!

Sembra che la bambina assomigli alla nonna paterna: chissà, forse nelle sue sembianze, man mano che crescerà, potrò rivedere quella che fu e continua ad essere il mio grande Amore.

Anche per questo, grazie Margareta!

Ed ovviamente anche a te Lorenzo!

 

P. S. Scusate se il racconto l'ho fatto breve, ma ho premura di andare ad aggiornare  il mio albero genealogico!

09 ottobre 2010
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