SANTA SEGATURA

... storia d'una nuova santa casta e pura

 

 

Se si cerca in un dizionario della lingua italiana la parola "segatura" (io l'ho fatto un momento fa alla pagina www.demauroparavia.it/105523), esso dà questi due significati:

1 il segare e il suo risultato: s. a mano, s. a macchina;

2 l’insieme dei minuti frammenti di legno che si formano segando, usato per preparare materiali isolanti, come combustibile o come assorbente per asciugare o pulire i pavimenti: spargi la s., per terra c’è dell’olio.

Ma le lingue, si sa, sono in continua evoluzione: mentre ci sono parole che cadono in desuetudine e muoiono, ve ne sono, viceversa, altre che nascono o che assumono significati nuovi, aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali.

Quest'ultimo caso si è verificato proprio per la citata parola "segatura": a rivelarlo è stata la puntata di "blob" andata in onda martedì 1° aprile (su Rai tre naturalmente), che ha dato conto della legittimazione di due nuovi suoi significati, ovverosia:

3 l'attività manuale, onanistica o di terzi, esercitata sul pene finalizzata al raggiungimento dell'orgasmo;

4 il prodotto della segatura, ovverosia la sostanza che fuoriesce dall'orifizio del  pene al raggiungimento dell'orgasmo, cioè lo sperma, detto anche, in modo più espressivo ed efficace, sborra.

Il merito dell'arricchimento del dizionario è da riconoscere al "Grande Fratello 8", ed in particolare all'ispirazione avuta da una sua protagonista, nei cui confronti vanto orgogliosamente il mio sesto grado di parentela collaterale (pensate che, se io non avessi figli, fratelli e cugini, lei potrebbe rivendicare nei miei confronti il diritto all'eredità, e viceversa io nei suoi confronti in caso di sua morte prematura, senza aver lasciato parenti identici): Lina Carcuro!

Questi significati aggiunti della "segatura" Lina li ha sperimentati su una "cavia" del Grande Fratello, e l'esperimento è riuscito perfettamente, come detta "cavia" va già testimoniando e propalando qua e là in giro.

Io ne ho avuto prova giovedì sera, anzi notte, quando, ritornato da una seduta consiliare, per conciliare il sonno, mi sono "babeizzato" un po' davanti  alla tv, con "Porta a Porta" e, facendo zaping  per evitare la pubblicità, mi sono imbattuto in Maurizio Costanzo, proprio nel mentre stava intervistando un tale soprannominato "Cummenda", sull'episodio che ha provocato l'oscuramento delle telecamere del "Grande Fratello": per quanto abbia preferito ritornare subito a sentire la pubblicità, piuttosto che vedere la faccia di costui ed ascoltare ciò che potesse biascicare, tuttavia non ho potuto non sentire il conduttore che gli chiedeva malizioso: "come si chiamava quella ragazza, Rina": "no Lina", gli suggeriscono in coro dal pubblico. 

Costanzo non sapeva che Lina è una dottoressa? Allora, prego, signor conduttore, si corregga: a fare la "segatura" non è stata una ragazza qualunque, è stata invece, la nipote di mio cugino, ovverosia la dottoressa Lina Carcuro.

Ma, se era scarsamente informato il marito di Maria De Filippi, che l'autrice della "segatura" fosse una dottoressa, ciò era invece ben noto all'Ordine dei Medici della provincia di Napoli, che ha chiesto l'acquisizione della videocassetta per valutare la sussistenza di elementi per eventualmente procedere disciplinarmente nei confronti della sua iscritta, scatenando tale iniziativa il putiferio mediatico: giornali, televisione, internet non parlano ormai d'altro, trasformando quelle gocce di "segatura" in uno "tsunami ". 

Il mio collega La Manna mi sfotte sul treno: "ormai il tuo sito sta cedendo posizioni, è sommerso dalla valanga di pagine di blog e gossip della tua parente Lina Carcuro". Sono andato a verificarlo su Google e vedo che in effetti dietro il mio sito è già balzato "Lina Carcuro | Grande Fratello 8 | Gf - Yahoo! TV"; ed oggi, di ritorno dal lavoro, trovo per strada - persa da qualcuno perché ancora sigillata nella pellicola - la rivista "TV Sorrisi e Canzoni" n. 15 del 5 aprile, che reca in evidenza, in cima alla copertina, il titolo: "GF: LO SCANDALO DELLA DOTTORESSA E DEL "CUMMENDA", e poi all'interno a pag. 61: "GF A LUCI ROSSE - la dottoressa si gioca la carriera".

Pollice dritto o pollice verso?

In tanti sono scesi in campo, il popolo si infervora subito per queste cose, scatenandosi come se fossero al "Processo di Biscardi"; addirittura sulla questione si è sentito di dover intervenire anche Adriano Celentano, che ha sentenziato: "Via dall’Ordine dei medici solo per aver partecipato al Grande Fratello".

In un blog - http://blog.libero.it/33121272 - ho trovato un messaggio postato il 1° aprile da overnightdream che mi è parso esprima un punto di vista significativo sulla vicenda: eccolo di seguito.

 

"Basta con i pagliacci e le veline, esiste anche la decenza.

Non sono una fan del Grande Fratello, anzi. Non sono nemmeno una gran teledipendente... mediamente non vado oltre il telegiornale! Solo oggi quindi ho scoperto che è ricominciato il Grande Fratello (lo so ero l'unica a non saperlo) e che vi partecipava un medico, una dottoressa.
Sono sempre e comunque per la libertà di tutti e per la possibilità insindacabile che ognuno possa sempre liberamente fare le proprie scelte. Allo stesso tempo ogni scelta ha delle conseguenze e nello stesso modo bisogna assumersene la responsabilità.
Oggi sui giornali leggo che una collega dall'aria velinesca si aggira per la casa del Grande Fratello. Capisco che possa essere molto più divertente che fare le notti in Pronto Soccorso (anche se non sempre è vero). Leggo che per ammazzare il tempo fa un po' di ginnastica sotto le coperte con un tale volgarotto e un pò lobotomizzato, ma indubbiamente dotato di altre qualità visto che le telecamere sono costrette all'oscuramento. Fino a qui non sono fatti miei, sono le sue scelte personali.
Fortunatamente leggo che la napoletana Carcuro forse sarà sanzionata dall'Ordine dei Medici. Qui mi permetto di essere solidale con l'Ordine dei Medici di Napoli e con il Presidente della Federazione dell'Ordine dei Medici il Dr. Amedeo Bianco. Esiste ancora un 'etica professionale credo che impone a tutti i medici, per il rispetto del loro ruolo e della funzione che svolgono nella società, di comportarsi in modo decoroso anche al di fuori della funzione professionale.
Si parlerà di provvedimenti medioevali e di corporazioni reazionarie. Non è così. Si tratta solo di rispetto. Rispetto ed etica professionale in una società che di rispetto non ne ha più per nulla e per nessuno.
Parlo come medico e dico che vedere rappresentata in televisione la figura del medico da parte di una superficialotta volgare mi fa arrabbiare. Mi fa pensare alle notti in sala operatoria o alle giornate in situazioni di emergenza, in situazioni critiche, in un grande ospedale o in un ospedale di frontiera, alle vite che passano per le mani e a quelle che non si riescono a trattenere. Mi fa pensare ai raffreddori o ai drammi inattesi, alle grandi gioie ed ai profondi dolori, a tutto quello che scorre in una vita dedicata all'assistenza degli altri, al sangue, alla polvere, al sudore. Mi fa pensare alla fatica di essere all'altezza ed alla difficoltà di questi tempi di saper dare fiducia... di saper davvero essere d'aiuto. Pensando a tutto questo mi chiedo come si permette la Dr.ssa Carcuro di gettare altro discredito su una categoria già così spesso vilipesa.. forse il Medico non l'ha mai fatto, magari si è dedicata di più ai provini... Non lo so, scelte sue. Ma certo è che l'Ordine debba essere intransigente. Forse per la Carcuro sarebbe meglio essere radiata e fare la barista al Billionaire.
Tutto è una scelta... o si fa l'ospite e si copula allegramente in televisione o si fa il medico e si copula allegramente a casa propria!"


Oggi però, evviva, leggo nel web qualcosa di confortante, che dà sollievo: Giuseppe Scalera, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Napoli, ha infatti dichiarato che "“Non ho mai accennato ad una eventuale radiazione dall’albo di Lina Carcuro, concorrente del Grande Fratello otto, e non ho mai neanche preso in considerazione l’ipotesi di una qualsivoglia sanzione in merito al suo comportamento dentro la casa”. 

Del resto, era facile immaginare che questa vicenda fosse stata inventata e montata ad arte solo per far innalzare l'indice di ascolto della trasmissione, perché Lina, come si autodefinisce, e 'una persona pulita, onesta e intelligente'.

A confermarlo è anche Fabrizio Fierro, figlio del famoso Aurelio, cantante napoletano, leggendosi in un gossip:

"E’ stato in silenzio fino ad oggi, ma poi non ha potuto fare a meno di rivelare al settimanale Visto domani in edicola, che Fabrizio Fierro ha una relazione con Lina Carcuro del Grande Fratello dall’ estate 2007.
Capelli lunghi e barba incolta, Fabrizio Fierro confessa di avere alle spalle più di sessanta notti insonni, passate guardando Lina con Il cummenda finita l’altro giorno sotto il piumone con lui, episodio per cui rischia addirittura di essere radiata dall’ Albo dei medici.

Il Fierro ha tentato di nascondere il rapporto con la bella Lina, poi di fronte alle foto mostrategli dal settimanale Visto, che lo riprendono a Capri insieme alla Carcuro lo scorso Capodanno, dove hanno dormito insieme la notte di San Silvestro all’ Hotel Regina Cristina, lo costringono ad ammettere di aver avuto una storia con la concorrente napoletana.
Per la partecipazione di Lina al GF, però, la loro relazione aveva subito una pausa e sarebbe dovuta rimanere segreta. I due si erano promessi che nulla sarebbe trapelato finché ¨ Lina non fosse uscita dal reality e dopo avrebbero discusso che fine avrebbe fatto il loro rapporto.

Fabrizio Fierro, 50 anni, quasi il doppio dell’età  di Lina, figlio del noto cantante napoletano Aurelio Fierro, è separato da 19 anni e ha un figlio trentenne

E’ gestore di due ristoranti fondati dal padre e alla sera fa il musicista. Racconta di aver incontrato Lina a Marzo 2007 in un bar di Riviera di Chiaia a Napoli e di essere subito rimasto colpito dalla sua solarità  e simpatia. I due si sono frequentati e a Luglio è iniziata la loro relazione.

Insieme hanno trascorso le vacanze,- (sebbene la mamma di Lina fosse contraria a questa frequentazione a causa della differenza di età) -, a Ischia, poi a Lucca da amici ed infine insieme anche la notte di San Silvestro a Capri.

Fabrizio ha confessato al Settimanale che è finito il tempo del silenzio e che è arrivato il momento di difendere Lina da quello che sta accadendo dentro la casa. Con nervosismo e accendendosi un'ennesima sigaretta, avendo ripreso a fumare da poco durate le notti insonni passate a guardare la sua donna, Fabrizio dice che il gioco ha preso il sopravvento su di lei ed è caduta nella trappola del reality in cui viene mostrato solo quello che vogliono gli autori.

Descrive il Cummenda come una persona marcia fino al midollo, giusto il contrario di Lina che è solare, estroversa e soprattutto "pulita". Anche se nella casa del Gf la napoletana ha avuto un momento di follia, Fabrizio crede che gli autori le nascondino volutamente quello che Roberto sta raccontando in giro, dopo la notte trascorsa sotto le lenzuola e afferma che, dopo aver visto più volte il filmato, è sicuro non è successo nulla quella notte al contrario di come come affermano Gialappa’s e il GF.

Rimane il fatto che le riprese in diretta ad un certo punto siano state interrotte e dopo riprese mentre Roberto riferiva con vanto a GianFilippo la sua avventura con Lina. Potrebbe anche non essere accaduto nulla di eccezionale, ma questo lo sanno solo i due protagonisti.

Fabrizio nell’intervista ha anche aggiunto di aver fatto il possibile per mandare segnali a Lina che lui c’era ed era vicino a lei, ma quando lei a San Valentino ha guardato la telecamera dicendo:" Se adesso una persona che sta fuori mi mandasse un segnale, sarei appagata", aveva chiesto agli autori di farle sentire il brano "Dio come ti Amo" cantata da Mina e farle recapitare delle rose rosse ma per entrambe le cose lo hanno ignorato."

 

Quindi abbiamo una testimonianza attendibile che Lina sia una persona pulita, non foss'altro perché Fabrizio Fierro avrà potuto, de visu, notare che lei  si faceva il bidè, forse anche la doccia, sia prima di andare a letto, che dopo, quando si alzava: perché Lina può non aver fatto delle cose sporche neppure con il figlio del cantante: al massimo si sarà spogliata per farsi ammirare un po'.

Spogliarsi, del resto, è un'abitudine di famiglia: suo nonno, che doveva farsi prete, ad un certo punto si è spogliato dell'abito religioso per fare il maestro e poi il docente universitario di filosofia; la nipote si è spogliata del camice del medico per indossare quello di protagonista del Grande Fratello, e forse poi, chissà, quello di velina, attrice (hard?).

Perché, c'è da scommettersi, dopo la fama che Lina si sta conquistando al Grande Fratello, troverà molto più comodo e redditizio rimanere nel mondo dello spettacolo tra gente felice, che aggirarsi nelle sale operatorie, od ambulatori, tra gente malata (ma se decide di non fare più il medico, perché non regala la laurea a chi invece ci teneva a fare il medico, specialista pure, a Banzi, ma la laurea non ce l'aveva? In fondo è anche suo parente, intorno forse al decimo grado, anche se il cognome non è Carcuro, e potrebbe fargli un'opera di bene). 

Qualcuno starà già riempiendo per lei l'agenda dei suoi appuntamenti nei vari talk show, i cui conduttori saranno in fibrillazione per accaparrarsela per primi, la stessa fibrillazione che avranno anche a Banzi i vari sindaci ed assessori, per poter inserire ne "L'Estate Bantina" una sua kermesse: ci riusciranno? Avranno almeno 10.000 Euro per dieci minuti sul palco in piazza? Se non li avessero, se li inventerebbero, ed il cachet sarebbero pronti a darglielo in anticipo (lei, da furba napoletana che è, non si farebbe mica gabbare!). 

E la fibrillazione non fu vana, perché leggete sotto cosa poi accadde.


 

Era il 10 agosto 2008, a Banzi stava avvicinandosi l'ora fatidica dell'esibizione dell'importante protagonista del "Grande Fratello 8", Lina Carcuro; la piazza era gremita all'inverosimile e, per assicurare l'ordine pubblico, erano in servizio non solo tutti e tre gli agenti di polizia locale comunale ed i carabinieri in forza alla caserma, ma erano intervenuti vigili e carabinieri dei vicini comuni di Genzano, Palazzo, Venosa, tutti schierati e pronti a far fronte ad eventuali degenerazioni di delirio di folla.  

Il palco era transennato intorno e raggiungibile attraverso un corridoio realizzato pure esso con transenne, la gente assiepata fitta fitta in ogni dove, al punto che, se a qualcuno, manzonianamente parlando, fosse sfuggito di mano un acino di miglio, esso non sarebbe potuto cadere per terra.

Tutti guardavano ossessivamente l'orologio, perché mancava solo qualche minuto alle ventidue, ora prevista per l'inizio dell'esibizione di Lina. Ma il pendolo della casa del professor Ciccotti - con le finestre spalancate e sul cui balcone si erano appostati alcuni parenti ed amici per godere di una vista privilegiata (fra di loro non c'era però il padrone di casa perché egli, in quanto assessore, era già sul palco per fare la presentazione dell'ospite d'onore) - fece giungere in piazza i dieci rintocchi ed ancora la dottoressa non si annunciava all'orizzonte.

Il clamore che aveva imperversato fino a quel momento cedette allora il posto ad un brusio diffuso di voci, che si alternava a quello del pino di Arnaldo lì poco distante. L'alternanza dei brusii non durò però a lungo, perché si inserì all'improvviso il suono acuto di una sirena, quella della polizia che precedeva la macchina che trasportava Lina; ed allora ritornò il clamore elevato all'ennesima potenza, fatto di urla, isterismi, abbracci, lacrime di commozione, battimani. 

Nel sentire tutto ciò, "Arnaldo" rimase interdetto, si ammutolì, capendo che non poteva più andare avanti a dedicare la sua delicata serenata alla notte, e così fece anche un grillo ospite nella sua chioma, che, invertendo la notte col giorno, si mise a dormire, non prima però di aver chiesto scusa alla stella cui stava dedicando i suoi trilli d'amore, la quale rispose con un ammiccamento in segno di comprensione..

Ed eccola, finalmente, Lina, preceduta e seguita da guardie del corpo, sorridente e plaudente a destra e manca, ogni tanto concedendo di farsi sfiorare le mani da qualche fans, incedere verso il palco, accompagnata da una cascata di applausi, che divenne impetuosa come quella del Niagara (preciso che lo dico solo per immaginazione, però, perché non l'ho mai vista, la cascata intendo, mentre Lina l'ho vista veramente quella sera, se no come avrei potuto scrivere questo racconto?) quando vi salì su.

A questo punto mia moglie mi sta sollecitando per andare a fare la spesa, e dovendo stringere il racconto, dirò che dopo i saluti fatti a sbracciate da Lina ed i baci inviati con le mani alla calca immensa, andò al suo fianco l'assessore Ciccotti, che, in una mano impugnava il microfono, nell'altra un foglio contenente il discorso che doveva leggere. Senonchè, quando fece per spiegare il foglio, aiutandosi con l'altra mano, gli cadde il microfono, e quando si abbassò per raccattarlo da terra, giunse una folata di vento, forte quanto improvvisa, che gli strappò il foglio di mano, lanciandolo in cielo come un aquilone, in alto fino al punto che scomparve dalla vista di tutti.

L'assessore, a quel punto, anche se non era un pino ed il silenzio aveva preso il posto del clamore, perché tutti rimasero a guardare a bocca aperta cosa  facesse adesso senza foglio, si ammutolì interdetto anch'egli come "Arnaldo". 

Lina lo guardava, pendendo dalle sue labbra, ma vedendolo in conclamata difficoltà, da "manolesta" che era, gli rubò il microfono, lo impugnò con tutte e due le mani e, facendo scorrere su e giù la destra, soffermandosi alquanto quando vi arrivava alla capocchia (il microfono sembrava a quel punto sussultare alquanto e quasi schizzargli in mano, pardon, volevo dire di mano), "bene", disse, e parafrasando una famosa espressione di Giovanni Paolo II, aggiunse, "eccomi qua, mi avete cercata, io sono venuta da voi, perciò ringraziami", disse rivolta all'assessore, per farlo rientrare in scena e toglierlo d'impaccio. E l'assessore, che è un uomo di profonda fede, disse soltanto  "grazie" e l'anima sua fu salvata.

  Ma, che l'assessore Ciccotti avesse salvato la sua anima non appagò tuttavia il sindaco, il quale, nei paraggi del palco anche lui, e pertanto testimone oculare di ciò che stava succedendo, provò non poco disappunto per l'incipit di quella che doveva essere una serata memorabile, storica per Banzi.

Allora, si avvicinò anch'egli a Lina e, per quanto avrebbe preferito porgere lui a lei il "suo microfono", questa lo precedette allungandogli premurosa quello  raccattato poc'anzi da terra, perché, dalla fascia tricolore che indossava a tracolla, aveva capito che costui era la massima autorità di Banzi.

Ed egli non lo smentì, anzi lo diede subito a mostrare, senza bisogno di estrarre fogli da tasca:

 

"Non leggo fogli io ma parlo a braccio

perché da quattro anni il sindaco faccio

 

e lo faccio non perché so fare solo rima

ma perché in testa ho un sacco di farina

 

oh Lina benvenuta sia tu a Banzi

qui sei arrivata solo poc'anzi

 

ma noi siamo qua da tante ore

a far battere per te il nostro cuore

 

tu Lina sei  una persona pulita onesta ed intelligente

scommetto che della sega al Cummenda non è vero niente

 

s'è trattato solo d'una messinscena d'una finzione

per far schizzare (questa sì) l'audience alla trasmissione

 

e per far sì che per te il "Grande Fratello Otto"

equivalesse ad una vincita al super enalotto

 

diccela però adesso tu la verità

è vero che illibata sei ancora là?

 

 

Lina, a sentire un siffatto prologo di poema, accadendole per la prima volta che un cavaliere le si rivolgesse in rima, rimase confusa, anzi interdetta come l'assessore Ciccotti. Senonché, chissà perché, in quel momento le venne in mente ciò che Gesù disse a Tommaso, e lei lo ripeté tale e quale a quel cavaliere dalla fascia tricolore: "Metti qua il dito e guarda...", disse. 

E così il sindaco fece. Allora Lina aggiunse: "Perché mi hai veduta, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno".

Ma a quel punto si levò dalla piazza un coro lamentoso che piagnucolava: "Io non voglio essere beato! Io non voglio essere beato!" E, rifiutando la beatitudine, tutti, andarono a mettere il dito ed a guardare. 

Ma, intanto, le dita dell'altra mano che facevano secondo voi? Esattamente quello che immaginate. 

Così, sotto il palco, dove si ammassava tutto, quando infine anche l'ultimo presente mise il dito e guardò, si era formata una massa gelatinosa che oramai stava per riversarsi in piazza ed allagarla. Ma un attimo prima accadde qualcosa di miracoloso, annunciato da una voce identica a quella di Massimo Troisi che gridava, come nel suo film "Ricomincio da tre", "miracolo, miracolo", "miracolo, miracolo".

Cosa era successo? Era successo che la miriade di spermatozoi che componevano quella collinetta sotto il palco, si erano trasformati in minuscoli variopinti uccelli che, l'uno di seguito all'altro, si levavano in cielo componendo come  uno stormo infinito. 

Giacché quella era la notte di San Lorenzo e "tanto di stelle  nel concavo cielo sfavilla(va)", pure esse rimasero incantate, mentre sorvolavano su Banzi, a guardare quello stormo miracoloso, rimanendovi finché ognuna di esse non fosse raggiunta da un uccello, che, come nelle favole, doveva diventare suo sposo.

Solo un attimo prima dello spuntare del Sole, si concluse quella magica notte di nozze collettive. 

A quel punto gli occhi dei presenti ritornarono su Lina, che era avvolta da un'aureola di luce soprannaturale e ciò fece riemettere un'altra esclamazione corale da stadio: "Santa, Santa, Santa!". 

Ma si dimenticarono di darle il nome e lasciarono a me il compito.

Io ho scelto "Santa Segatura": che ve ne pare?


Per completezza di cronaca debbo riferire di due altri fatti accaduti in quella notte miracolosa.

 

Il primo è che, trovandosi ad assistere alla kermesse di Lina anche il mio omonimo collega web master Antonio, egli, dopo aver messo - pure lui - il dito, guardato e..., fu colto da un secondo orgasmo mentre correva ad andare ad aggiornare il suo sito www.banzi-bysapio.net, per inserirvi tempestivamente (prima che lo facessi io) la cronaca del miracoloso evento.

Però, siccome a sessant'anni non è possibile avere due orgasmi nel giro di un'ora, trasvolò anche lui in cielo, aggregandosi allo stormo di uccelli ed accoppiandosi anch'egli ad una stella.

 

Il secondo è che in quella notte in piazza a Banzi è stato avvistato una specie di viandante dalla lunga barba, puzzolente e macilento, che qualcuno è riuscito ad identificare essere Giuliano Ferrara. 

Era proprio lui! Dopo essere stato insultato, preso a pomodori ed uova marce in tutte le piazze d'Italia dalle donne, egli, avendo sentito un altro viandante che diceva "puzzà passà 'na nott' a Banz'", raggiunse il mio paese per prendere finalmente un po' di ristoro, e chiedere forse anche asilo politico.

Ma quando assistette al miracolo della trasformazione degli spermatozoi in uccelli, che convolarono peraltro anche in giuste nozze con le stelle, immaginando che da tali matrimoni sarebbero nati chissà quanti figli, egli, sentendosi col suo "Pro Life" totalmente incompreso, stramazzò al suolo. 

Quella però era una notte di miracoli, sicché anch'egli ebbe il beneficio di finire  tra lo stormo di uccelli, riuscendo a convolare con l'ultima stella che nel concavo cielo sfavillò un attimo prima del sorgere del Sole.


Vi siete annoiati a leggere questo racconto? Avreste preferito invece vedere un film? Siete in tempo per farlo. Posso suggerirvene uno la cui locandina l'ho trovata poc'anzi in internet: eccolo.

 

 

05 aprile 2008

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