PRIMATI DI BANZI

    Mi vogliano scusare coloro che verranno erroneamente dirottati su questo sito dai motori di ricerca, ma io non intendo qui dissertare dell'argomento di scienze naturali relativo all'Ordine dei Mammiferi Euteri, bensì di altro genere di primati, aventi a che fare con alcuni traguardi importanti raggiunti in un paese denominato Banzi, di cui i suoi cittadini sicuramente andranno orgogliosi e menare vanto, come faccio per esempio io.
    Forse il primo primato - chiedo venia per la cacofonia - è che Banzi, per quanto sia un piccolo paese (non fa differenza anche se lo si qualificasse come una moderna cittadina) possa vantare il maggior numero di poeti che lo decantano: da prima che nascesse Cristo, con Orazio - se fosse vero che la latina "Fons Bandusiae" sia stata ispirata dal rigagnoletto della Ripa di Carnevale -, fino a Pasquale Iacovera, che l'estate scorsa ha decantato Banzi in vernacolo con «U' paes' mij»
, passando per Gerardo Renna - ovviamente -, Antonio Sapio, Rocco Basile, Vito Rigato, Tonia Ricciardi ... interrompo qua l'elenco, ma, scusandomi con coloro che omettessi di citare, esso è per pudore volutamente non esaustivo.
    Ritengo che possa costituire anche un primato aver dato Banzi i natali a due professori universitari - mio cugino Vito Carcuro e Michele Feo -, a tre direttori didattici (ora appellati dirigenti scolastici) - Giuseppe Rigato, Antonio Carcuro e Canio Franculli -, ad un preside - Michele Marotta - e ad uno stuolo di medici
- stimo ne debbano essere intorno ad una diecina se si contano anche quelli residenti altrove, come mio cognato Michele Giacomino o mia nipote Maria Donata Tafaro - e che tale primato non sia venuto meno anche dopo aver scoperto che uno di essi fosse falso e fasullo: va dato merito però del lodevole tentativo fatto da costui di contribuire a consolidare il primato di cui trattasi.
    Mi pare poi che vada riconosciuto anche un merito particolare ad uno di tali medici (vero questo, almeno per quanto riguarda il pezzo di carta che ne attesta la laurea, anche se, secondo voci maligne, comperata...perché non ha aiutato a comperarla anche a quello falso, che di soldi non gliene mancavano neppure a lui?) per essersi adoperato (ancora secondo voci maligne) a far conseguire al mio paese probabilmente un altro primato, quello del più alto numero di pensionati per invalidità, attribuita per essere essi stati riconosciuti pazzi, talché, se non fossero stati aboliti i manicomi, probabilmente si sarebbe reso necessario aprirne uno ad hoc nel mio paese.
    Un altro sicuro primato per Banzi è aver
ricevuto la visita di un Papa, quella di Urbano II nel 1088, divenuta da qualche anno oggetto di solenne rievocazione con il corteo storico che si tiene nel mese di agosto, che tanto coinvolge, esalta ed inorgoglisce i banzesi, forse più della processione in onore di San Vito, protettore di Banzi.
    A tale primato se ne può aggiungere ora anche un altro di natura religiosa: essere stato Banzi il primo paese (o moderna cittadina che sia) a ricevere la visita dell'arcivescovo Giovanni Ricchiuti
, come documentato in questo sito alla pagina "Grazie Signore per questo Pastore".
    Poi non va sottaciuto neppure che il nostro "Monastero Bantino" ha condiviso il primato con quello di Cassino, ciò comprovato anche dal fatto che la sua importanza è stata solennemente sancita in piazza il 31 ottobre scorso con l'aggiunta di un'ulteriore "z" alla parola abbazia, talché Banzi diventa l'unico paese d'Italia a potersi vantare di avere una "abbazzia". 
    E merita di essere posto in rilievo - anche ciò quasi certamente unico in Italia - che nel complesso dell'ex monastero, ora "abbazzia", è stato ricavato una specie di ostello, tutto arredato, con numerose stanze e servizi, in modo da consentire agli emigranti rimasti senza casa di poter andare lo stesso a Banzi a trascorrere le vacanze quando ne dovessero avere voglia. Solo che i tempi di prenotazione sono alquanto lunghi perché esso è sempre zeppo zeppo.
       La piazza di Banzi è stata probabilmente quella che ha subito più mutamenti architettonici, atteso che ogni sindaco ha voluto sin qui lasciarne la propria impronta: adesso si spera che abbia raggiunto la sua fisionomia definitiva, fatta eccezione solo per qualche facciata di edificio ivi prospiciente, la quale, forse, dovrà essere aggiustata.
    Non ne sono sicuro, ma penso che Banzi abbia anche il primato dei bar in piazza. Uno di essi ha una particolare importanza, perché è appartenuto nel passato ad una famiglia nel cui ambito è venuto fuori un poeta, e perché appartiene oggi ad un'altra famiglia nel cui ambito viene deciso chi deve andare a comandare sul comune di Banzi, e se tale comandante possa arrivare o meno a concludere il mandato elettorale.
    Per rendere più sicuro questo primato, io suggerirei di aprirne ancora uno in fondo alla piazza, dove una volta c'è stata la farmacia e poi la sezione del PCI. La denominazione potrebbe essere ispirata proprio dalla precedente destinazione del locale, non però quella della farmacia, bensì quella politica, ed essere per esempio "Bar Rosso", assomigliante un po' al "Sasso Rosso" di una volta. 
    Ritengo che un bar così denominato farebbe sicuramente concorrenza (non me ne vogliano) agli altri della piazza, sia per la posizione strategica - di lì gli avventori seduti davanti potrebbero dominare tutta la piazza, controllando le persone che passeggiano e vedendole anche da vicino nel mentre, facendo le vasche, arrivano in fondo e vi fanno dietrofront - sia per il richiamo che esso potrebbe avere, dal momento che, ad esempio, tutti i turisti bolognesi (ma anche toscani) - che a Banzi sono tanti e saranno senz'altro tutti comunisti, almeno il 99% di loro - andrebbero senz'altro là a fare le consumazioni, così come tanti hanno come meta obbligata di vacanza Cuba.
    Per rendere poi il locale più simpatico ed attraente, nonché in armonia con la sua denominazione, io suggerirei di metterci dentro qualche gigantografia del primo sindaco comunista di Banzi, ovverosia di Michele Fortanascere, ma non trascurerei di appendere anche, sia pure in formato minore, il ritratto di Pasquale Mutri e di «Bandiraross'»; e poi di esporre, oltre alle vecchie bandiere con falce e martello sventolate da quest'ultimo, il grammofono con il disco (non so se ancora 78 giri oppure già 45) "Avanti popolo". 
    Probabilmente, se il grammofono funzionasse ancora, irradiando l'inno comunista, si potrebbe assistere ad un improvviso cambiamento di andatura delle persone che passeggiano, le quali si metterebbero a marciare, a ciò indotte da un'automatica sintonia con la cadenza ritmica della canzone, e ciò sarebbe uno spettacolo esilarante.
    Una raccomandazione però è per me "doverosa": in questo nuovo bar dovrebbe essere consentito fare al massimo folclore, non politica, la cui prerogativa dovrebbe rimanere di appartenenza esclusiva del bar citato sopra, non avendo esso ancora portato a termine la sua missione (a chi mi porgesse l'orecchio vicino potrei sussurrare quale, secondo me, essa sia).
    Ancora un primato può essere ritenuto il numero delle fontane che ci sono a Banzi (per evitare di appesantire troppo questa pagina rinvio all'esaustiva ricognizione fatta da Antonio Sapio in
http://lefontanedibanzi.clarence.com/); e quello dei siti-web che gli sono stati dedicati: www.banzi.it, www.banzi-bysapio.net, infine quello ufficiale www.comune.banzi.pz.it (non cito quello mio perché in esso si parla assai poco di Banzi). Il sito ufficiale, tuttavia, è, ormai da non poco, misteriosamente scomparso da internet: il sindaco me ne aveva annunciato entusiasta la nascita - di cui avevo dato notizia anche in questo sito - viceversa non mi ha dato comunicazione alcuna della prematura sua scomparsa, nel qual caso avrei inviato almeno un telegramma di condoglianze, oltre che inserito qui un epitaffio.
    Ma, - porca miseria! - mi stavo dimenticando di un altro assai probabile primato di Banzi, quello di avere, in relazione al numero dei suoi cittadini, il più alto numero di segretari comunali, ovverosia addirittura due. Solo che a Banzi - a differenza  di Genzano - essi vengono trattati dagli amministratori in carica come profeti, ed allora non è consentito di fare il segretario in patria. 
    A dire il vero però, ciò non vale per il segretario che si trova in Lombardia, che ha dovuto opporre non poca resistenza per non cedere all'invito avuto, non si ricorda più da quanti, in modo insistito e pressante, di ritornare a Banzi a fare il segretario (probabilmente ciò anche perché forse essi si sentivano in debito per il voto andato a chiedere al padre, e supposto avuto); il non poter fare il segretario in patria ha trovato applicazione per chi era già lì a prestare servizio, a meno che - ciò che è più probabile - sia stato ritenuto da tale persona inopportuno rimanere a dipendere da chi, prima di diventare sindaco, era solo un modesto suo sottoposto e, giacché sarebbe stato verosimile attendersi ora da lui azioni di rivalsa e/o ritorsione, non foss'altro che per possibili cazziatoni  che può essersi beccato in passato (forse non del tutto immeritati), abbia preferito trasferirsi di sua iniziativa altrove.
    Senza sapere (né ci tengo a scoprirlo) che faccia abbia l'attuale segretaria del comune di Banzi (ma essa deve piacere certamente molto a chi l'ha scelta se, pur di averla e mantenerla, ha fatto e disfatto diverse convenzioni di segreteria), a me è spiaciuto comunque non aver più potuto, ritornando giù, andare ad omaggiare la giovane collega Maria con la mia consueta visita di cortesia, non per altro, perché lei è di Banzi, perché il suo nome m'ispira un sentimento d'affetto per essere lo stesso di mia madre (lei si chiamava infatti Maria Saveria), ed anche perché esso è stato molto esaltato da don Filippo durante la messa dell'8 settembre scorso.
    L'ultima volta che l'ho vista è accaduto qualche anno fa al cimitero di Banzi; tra la marea di folla sciamante dopo la messa per i defunti, passandomi davanti mi salutò, ma io rimasi alquanto interdetto perché non la riconobbi subito, avendo il mio pensiero ancora tutto assorbito nel ricordo di mia madre, ed anche perché sorpreso nel vedermi salutare da una donna così giovane e bella; lei allora, per farsi riconoscere, mi disse: "ma sono la tua collega!", lasciandomi ancora più interdetto.
    Non so se Maria sia ancora interessata a prestare servizio nel comune del nostro paese; in caso positivo, e se i candidati sindaci dovessero essere ancora quelli delle scorse elezioni, potrei anche sostituirmi a mio padre per andare a votare (sono sicuro che nei miei confronti nessuno avrebbe più la faccia tosta di venirmi a petulare la preferenza) e per dare il mio voto a chi dei due le consentisse di ritornare, anche a costo di smentire la profezia fatta nel giugno 2004, essere "impossibile che ritorni ad essere eletto ancora Sindaco" Peppino Garzillo; ed immaginate cosa ne sarebbe del sindaco non più rieletto, ritornato a fare ancora il sottoposto della precedente accoppiata sindaco-segretario: saranno questi capaci di tenere a freno la naturale reazione di stritolarlo come uno scarafaggio?
    N
ella mia venuta di pochi giorni a settembre scorso, sono andato a fare visita alla parente Sandra Carcuro, per portarle il regalo delle sue nozze con Luigi Latronico. Mentre ci si stava intrattenendo un po' con i novelli sposi, è venuta in visita una giovane coppia, che ho appreso essere stata testimone del loro lieto evento. Sandra ha spiegato a me ed a mia moglie chi fossero i testimoni, ed ai testimoni chi fossimo noi: sono rimasto sollevato dal fatto che la testimone continuasse lo stesso ad avere sul volto la gentilezza ed il sorriso, pur dopo aver riconosciuto chi fossi. Se dovesse capitarle di leggere questo scritto, approfitterei per pregarla di salutare suo padre, nei cui confronti forse non sono riuscito a tenere a freno il mio estro narrativo.
    A conclusione di questa carrellata di primati (ma sicuramente avrò dimenticato di elencarne altri... mi viene in mente in questo momento che Banzi potrebbe avere anche il numero più elevato di associazioni, tra culturali, sportive e d'altro genere), penso che essi possano essere invocati per presentare nelle competenti sedi l'istanza a che gli venga riconosciuto il titolo di "città", sì che possa essere ostentato (questa volta con maggior sicurezza ed orgoglio) nella prossima visita dell'arcivescovo Ricchiuti, sempre che non si riesca a ripetere il miracolo di avere addirittura un'altra volta la visita del Papa (scommetto che qualcuno ci abbia già pensato e stia lavorando per convincere Ratzinger...un buon motivo sul quale fare leva potrebbe essere che una sua visita omaggio la meriterebbero i tanti banzesi che furono una volta "gasterbaiter" nella sua Germania e che hanno contribuito a renderla più ricca), nel qual caso non mancherei di precipitarmi a Banzi per immortalarne il ricordo dell'evento, aggiornando puntualmente anche questa pagina dei primati di Banzi.
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Nota 1: Penso che quell'anonimo mio ammiratore possa essersi convinto che questo sito sia una voce assolutamente libera, che riporta pensieri non suggeriti da nessuno. A comprova di ciò, per par condicio, rilascio preventiva autorizzazione a che quanto scritto in questo sito, se ritenuto interessante, o semplicemente curioso, divertente... anche sciocco, venga da chiunque copiato, stampato,  pubblicato anche in piazza, in qualunque bacheca, quella del futuro "Bar Rosso", di locali azzurri, di qualunque altro colore.
Nota 2: Oops, noto che stamattina 8 gennaio è miracolosamente riapparso il sito ufficiale del comune di Banzi. Gli ho dato un'occhiata per vedere cosa ci fosse di nuovo, ma il 99% dei link rimangono ancora "pagine in allestimento" oppure "servizi di prossima attivazione". Allora ho approfittato a ripassarmi le facce degli amministratori ivi esposte,  facendolo diverse volte per verificare se repetita juvant. Non so quanto sia costato, e continui a costare, siffatto sito ufficiale: anche se fosse solo un Euro, esso sarebbe in ogni caso sprecato, se il sito serve solo a dar sfogo al narcisismo di qualcuno, non essendo di alcun'altra utilità.

07 gennaio 2006

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